E' ancora in corso di esame la bozza del decreto ministeriale che porterà all’istituzione del RUNTS, entro quest’anno dovremmo dunque vedere l’operatività del Registro Unico del Terzo Settore.
👉 Il decreto disciplinerà il funzionamento del RUNTS: procedure per l’iscrizione e per la cancellazione degli enti dal Registro, i documenti da presentare ai fini dell’iscrizione, le modalità di deposito degli atti, le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro, le modalità che garantiscono la comunicazione dei dati fra Registro imprese e Runts.
👉 Con l’entrata in vigore del RUNTS tutti i registri dedicati agli Enti non lucrativi non esisteranno più. Conseguenze:
📍 APS e ODV: trasmigrazione automatica nell’apposita sezione del RUNTS per le APS e le ODV iscritte nei registri provinciali, regionali e nazionali e conseguente abolizione di quest’ultimi.
📍 ONLUS: tale forma giuridica non esisterà più e non è prevista la trasmigrazione automatica dal registro delle onlus al RUNTS. Il registro delle onlus rimarrà operativo fino all’entrata in vigore delle nuove norme fiscali al vaglio dell’UE, ma sarà onere della ONLUS procedere alle modifiche statutarie per adeguarsi alla riforma e richiedere l’iscrizione ad una delle sezioni del RUNTS prima della definitiva abolizione del registro delle onlus.
📍 per tutti gli altri Enti rimarrà discrezionale la scelta se adeguarsi alla riforma e iscriversi al RUNTS o continuare ad applicare le norme non abrogate dal Codice del Terzo Settore.
⚠️ Quindi, è consigliabile che le APS e le ODV che intendano rimanere tali, nonché le ONLUS e in genere gli Enti che intendono aderire alla riforma e iscriversi al RUNTS, non si facciano cogliere impreparati e provvedano ad apportare le modifiche statutarie necessarie, prima che il RUNTS diventi operativo. Anche perchè un adeguamento corretto alla normativa non si esaurisce con le modifiche statutarie!